Com’è la lingua italiana in Sicilia?
Di tanto in tanto ci viene posta la seguente domanda: “Si parlerà in italiano o in siciliano?” o “Quale sarà la lingua parlata?”.
È essenziale rendersi conto che ogni regione (quasi ogni città) ha una propria “lingua locale” diversa in Italia. Per i linguisti, non esistono differenze linguistiche tra lingua e dialetto, ma una lingua è riconosciuta da tutti i parlanti di un determinato Paese e ha un carattere ufficiale, cosa che viene negata al dialetto, che è limitato a una specifica area geografica.
C’è quindi una “lingua locale” nel Veneto, e un’altra nella regione lombarda, e un’altra nella regione ligure, o in Sardegna, o in Puglia, o in Campania, in Calabria e persino in Toscana, conosciuta in tutto il mondo come la culla della lingua italiana. E ce n’è una anche in Sicilia. Ogni “lingua locale” (dialetto) è quasi del tutto incomprensibile per chi vive in altre regioni italiane.
L’italiano standard è in qualche modo una “lingua giovane” se si considera il numero di persone che sono cresciute con esso come lingua madre. La nascita dell’italiano standard come lingua comunemente parlata in tutta Italia può essere datata dopo la prima guerra mondiale e in particolare dopo la diffusione di mezzi di comunicazione come la radio e la televisione.
L’italiano standard veniva già insegnato e appreso nel nostro sistema educativo nazionale, nelle nostre scuole elementari, fin dall’unità d’Italia nel 1861, ma purtroppo solo una piccola minoranza di bambini poteva frequentare le scuole: i figli dell’aristocrazia. Tutti gli altri continuavano a crescere nella povertà e… nei dialetti.
E questa è un’altra questione importante da tenere in considerazione: l’uso dei dialetti dipende molto dalle condizioni sociali e dall’ambiente sociale, sia che si considerino le città sia che si considerino le zone rurali, e dipende anche (oggi) dall’età dei parlanti. Tutti questi fattori influenzano l’uso del dialetto.
La verità è quindi un’altra: in Italia, tutti noi nasciamo, cresciamo e viviamo in una sorta di bilinguismo. Da un lato, tutti noi studiamo e usiamo comunemente l’italiano standard. Dall’altro, impariamo i nostri diversi dialetti “per strada”, mentre viviamo.
Ed ecco una seconda verità assoluta: le lingue locali (i dialetti) si parlano solo tra gli stessi abitanti del luogo! Nessuno si rivolgerebbe a qualcuno di un’altra regione italiana o a uno straniero nella lingua locale!
Quindi non abbiate paura quando scegliete una scuola di italiano in Italia! In tutte le scuole vi verrà insegnato un ottimo italiano standard e ovunque gli italiani si rivolgeranno a voi in un ottimo italiano standard. Può capitare che, vivendo per strada, possiate imparare qualche parola siciliana in Sicilia, qualche parola veneta in Veneto, qualche parola romana a Roma. I dialetti esprimono al meglio la cultura locale e oggi sono usati soprattutto per scherzare. Divertitevi allora!